giovedì 31 dicembre 2009

Gondor

Un altro vecchio saggio dei tempi di HR...

Gondor, l'ultimo dei regni Dunedain, si erge nel sud della Terra di Mezzo a perenne e solitaria guardia su più fronti: contro le forze dell'Ombra, le invasioni degli Haradrim e le incursioni dei Corsari di Umbar.Il nome stesso di Gondor significa "Terra di pietra", per via delle fortificazioni, mura e torri in essa presenti.Certo, non è più il vasto regno dei tempi di Isildur, Anarion e dei loro figli, eroso da secoli, millenni di guerra quotidiana. Tuttavia resiste, saldo ed impavido.
Il Regno fu costituito alla fine della Seconda Era da parte di Numenoreani sfuggiti all'inabissamento dell'isola. Si narra che la gigantesca tempesta causata dallo sprofondamento investì le nove navi dei Fedeli, dividendole: quattro navi, guidate da Elendil furono spinte verso nord, dove fondarono il regno di Arnor, mentre le cinque comandate da Isildur ed Anarion entrarono nella baia di Belfalas, per poi risalire l'Anduin fino ad un vecchio avanposto numenoreano chiamato Osgiliath, la "Cittadella delle stelle", di cui fecero la loro città e capitale. I Numenoreani costruirono il grande ponte sull'Anduin e le due torri di Minas Ithil, a oriente, e Minas Anor ad occidente. La regione circostante, chaimata Ithilien, divenne il cuore del loro regno. Da quel momento in poi il destino, la sventura e la gloria stessa di Gondor sono sempre stati legati al fatto di essere il baluardo delle genti libere contro Mordor.Dopo la Guerra dell'Ultima Alleanza, sconfitto Sauron, Isildur lasciò la corona del regno a Menedil, figlio di Anarion che era morto in guerra, per recarsi al Nord e reclamare per se la corona di Arnor, il cui re Elendil era pure morto nell'ultima battaglia. E' ben noto che mai vi giunse, caduto nell'imboscata presso Campo Gaggiolo.Seguì un'epoca di relativa pace e di espansione per Gondor. Ma il Male non era stato completamente distrutto e poco alla volta riprese a manifestarsi.All'epoca di Telimnar, ventitreesimo re della linea di Meneldin, una terribile peste proveniente da Mordor decimò il regno nel momento del suo massimo splendore.Sotto Earnil i Nazgul, gli Spettri dell'Anello, tornarono a manifestarsi, fino a prendere Minas Ithil, che divenne così Minas Morgul, la "Torre della stregoneria".I Numenoreani, pressati, si videro costretti ad abbandonare poco alla volta Osgiliath e l'Ithilien divenne deserto, rifugiandosi a Minas Anor, ribattezzata Minas Tirith, la "Torre di Guardia", a ribadire ancora una volta il ruolo di Gondor nella Terra di Mezzo.Earnul, figlio di Earnil, raccogliendo la sfida del Signore dei Nove, si recò a Minas Morgul, dove venne preso a tradimento. Non avendo eredi, la linea dei Re si interruppe con lui. Il regno fu guidato da allora dal Sovrintendente Mardil il Fedele e dopo di lui dai suoi successori, fino all'attuale Denethor II.Poco dopo il Calenardon, la regione a ovest del regno, spopolata dalla guerra e dalle malattie, venne donata dai Sovrintendenti ai Rohirrim, la popolazione di cavalieri biondi del nord che avevano aiutato Gondor e che da allora rimasero gli alleati più fedeli di Gondor.Il regno era così diventato delle attuali dimensioni.
Situato nelle ampie pianure a sud dei Monti Bianchi, tra il fiume Anduin -che scorre ad est ed a sud- e le bocche dell'Isen a ovest, tutto il suo territorio, la sua stessa essenza potremmo dire, trasuda di questo stato di guerra perenne. L'ampio territorio a ovest, che confina con i territori di Rohan, è caratterizzato dalla presenza delle sette torri di vedetta: Halfirien, Calenhad, Min-Rimmon, Erelas, Nardol, Eilenach e Amon Din. Si tratta di terre spopolate dalla guerra e dalle incursioni: gran parte della popolazione ha trovato rifugio e vive all'interno della relativa sicurezza del Rammas Echor, il lungo muro semicircolare (circa 30 miglia) che funge da prima linea di difesa della capitale Minas Tirith e che va dalle propagini dei monti fin'oltre ai porti della città lungo l'Anduin, riunendosi poi al versante montano.All'interno del Rammas Echor abbondano i corsi d'acqua e le fattorie, garantendo un flusso costante di rifornimenti alla città.
La vecchia capitale, Osgilliath, sorgeva invece ad est al di fuori delle mura, sulle due sponde dell'Anduin, dove ora passa il confine con Mordor. La città è in rovina, tempestata dai colpi delle macchine d'assedio, ed abbandonata, se non per la sparuta ma tenace guarnigione. I ponti che collegavano le due rive sono stati ovviamente distrutti ed ora la traversata è possibile solo attraverso i guadi o i temporanei ponti di barche.
Minas Tirith sorge invece all'interno del muro, a circa tre miglia della parte sud, ove si trovano le banchine degli approdi di Harlond.Come già detto Minas Tirith nacque come posto di guardia contro le incursioni delle popolazioni selvagge delle valli dei Monti Bianchi, e si chiamava in origine Minas Anor, "Torre del sole calante". Col tempo si trasformò da avamposto fortificato a residenza estiva del Re, quando la capitale era Osgilliath, a dimora reale. Nel 2002 della Terza Era, dopo la caduta di Minas Ithil (ora Minas Morgul), cambiò il nome nell'attuale Minas Tirith e divenne la capitale.La città sorge su un'erta collina circolare a diretto contatto con le propagini del monte Mindolluin, cui è in parte connessa ed è caratterizzata dall'altissimo sperone di roccia sporgente verso est, tagliente ed affilato come la chiglia di una nave. Altra sua caratteristica peculiare è il fatto di non essere costruita, ma bensì scavata nella viva roccia. La bellezza e l'accuratezza di tale lavoro ha fatto si che molti preferiscano usare il termine "scolpita", quasi si trattasse di un'opera d'arte.Sullo sperone sorge la Cittadella, cuore del regno, tra i cui palazzi spicca la bianca torre di Ecthelion, con la sua famosa Sala della torre, al cui interno si trova l'ormai da lungo tempo non più usato trono dei Re, in cima ad un'alta scalinata. Ai piedi della scala un trono più piccolo viene usato dal Sovrintendente nelle occasioni formali.
Altri posti degni di nota nella cittadella sono Merethrond, la grande Sala delle feste, il Palazzo dei Re e la Piazza della fontana, in cui si trova un antichissimo albero ritenuto essere il discendente di uno dei due mitologici alberi di Valinor, anche se in verità l'albero in questione appare oggi molto mal messo, forse addirittura morto.Al di sotto della Cittadella, sull'erta collina si spande la città, intervallata da ben sette cinta di mura concentriche. L'unica ampia strada principale che dai Grandi Cancelli arriva fino alla Cittadella si snoda sinuosa, attraverso le sette porte, situate sfalsate a scopo difensivo, in modo che l'eventuale invasore sia costretto per giungere alla porta successiva a passare attraverso gran parte della città stessa, tra due fila di mura. Nella prima cerchia si trova poi la Rath Celendain, l'antica Strada delle Lampade, nella quale sorge la Vecchia Foresteria, primo punto di ritrovo per chiunque giunga in città. Nella sesta cerchia si trovano le Case di Guarigione, passate le quali inizia la lunga galleria, unico accesso al settimo cancello ed alla Cittadella.All'altezza della quinta cerchia c'è il congiungimento tra il colle e le propagini del Monte Mindolluin. Sopra tale erto tratto sono stati edificati nei secoli i Luoghi Sacri, con le Tombe dei Re e dei Sovrintendenti. La Rath Dinen, la "Via Silente" li collega con la città e Fen Hollen, la "Porta Chiusa" ne è l'unico accesso.

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