lunedì 18 gennaio 2010

La via continua senza fine...

Questa settimana saranno tre mesi da quando ho lasciato la mia precedente kinship, HR, dopo due anni e mezzo di intensa e partecipativa vita virtuale in essa.

Tempo di bilanci, anche se la situazione per quanto mi riguarda è ancora molto fluida ed incerta.
Più o meno questo tempo può essere diviso in tre parti distinte:
un primo mese in cui, fondata la mia kinship (ancora una one man kinship!), ho assistito dall'esterno con sgomento ma in modo non inaspettato all'implosione e conseguente falò di HR, con litigi e ferite che sono ancora aperti per tutti i sopravvissuti. Ho assistito all'esodo quasi di massa verso le "Lacrime di Barahir" e mi sono abbruttito facendo i primi 38 livelli in solo con la mia RK, l'elfa schizoide.
Ho mantenuto i contatti -oserei dire l'amicizia- con qualcuno e questo mi ha permesso di andare avanti per un po e di partecipare anche a qualche uscita con i Nir.

Il secondo periodo è stato un salutare mese di distacco completo, in cui il mio tempo al pc l'ho passato a sviscerare Dragon Age: Origins e poco più.

La terza fase è iniziata tramite il pressing e l'insistenza di pochi, soprattutto Silvia degli ex-Erranti (cui va la mia gratitudine per questo), che poco alla volta mi hanno riportato su Laurelin, prima solo per suonare con la nuova band che han formato, poi anche per giocare e "vedere Mirkwood".
Ho portato Palamorn al 65 (con discreti tratti ed equipaggiamento) e Gormadock è al 64 e mezzo (ma è messo molto peggio).
Certo, arrivati al cap, messo come sono non ho poi molti utilizzi per loro. Però con i due nuovi slot per personaggi ho ora un pg per classe e posso "svariare" tra loro, ma non so quanto questo mi terrà davanti al monitor prima di abbruttirmi nuovamente.

Onestamente avevo sperato che qualcuno mi avrebbe seguito e avrei avuto modo di creare con loro una nuova kinship, una nuova storia (che non dimenticava il passato) e insomma di ripartire da li, possibilmente con qualcosa di nuovo.
Ma così non è stato e ormai anche uno zuccone come me l'ha capito che non sarà: i più han preferito la strada sicuramente più facile e gratificante dei Barahir, mentre i pochi altri sono rimasti legati al nome -ricco ancora di sugestioni, ma molto, molto ingombrante- degli HR.
Per me, anche se non si direbbe, la scelta di una "terza via" è stata fatta dopo averci pensato su a lungo.
Troppi fantasmi di ciò che è stato, troppi ricordi -belli e brutti- troppe presenze ingombranti, sia labili e impalpabili come fantasmi, sia presenti, troppi legami, troppe cose irrisolte mi impediscono sia di andare in una, sia di tornare nell'altra per cercare di "rianimare il morto".

Per adesso quindi continuo nella "Grigia Compagnia", giocando saltuariamente assieme ad entrambi i gruppi [si chiama sopravvivere!].
Tra circa 3 settimane la kinship arriverà pure al lifespan 7, forse comprerò persino una sede (con quasi 3 anni di gioco i gold non mi mancano), se non altro per trovare un posto a tutte le cianfrusaglie che Gorma possiede.
E magari mi faccio pure una bella festa di inaugurazione che rivaleggi con quella di Bilbo!
[to be continued... (quando mi sarà più chiaro)]

Libri fantasy - Consigli per gli acquisti

In un 2009 pieno di iniziative editoriali diverse ecco alcuni titoli fantasy che personalmente trovo meritino ben più di tanti decantati maghetti e vampirozze che affollano gli scaffali.

3° posto: "L'ultimo canto delle Sirene" - Poul Anderson - Delosbook.
Il libro è edito nel 2007, ma io l'ho trovato per caso e comunque è facilmente reperibile.
Torna in una nuova edizione il classico "The Mermaid's Sons" di uno dei maestri della fantascienza, già a suo tempo uscito nella Fantacollana della Nord col più corretto titolo "I Figli del Tritone".
Le tragiche avventure dei figli di Liri mi hanno catturato con la loro crudeltà, sensualità e profonda tristezza.

2° posto: Jacqueline Carey - "Il Trono e la Stirpe" - Ed. Nord
Quarto volume delle avventure ambientate nell'Europa medievale alternativa degli Angeline. Questa volta al centro della scena c'è Imriel, figlio adottivo dell'anguissette Phoebe, già protagonista dei precedenti volumi, e per la prima volta il libro non è autoconclusivo, ma -pur mettendo molta carne al fuoco- fa da prologo al successivo, con l'azione che si sposta dalla Francia Angeline all'Italia del regno di Tiberium.

1° Posto: Robin Hobb - "La nave del destino" - Fanucci
Robin Hobb è diventata una delle mie autrici preferite con i suoi cicli dei Lungavista, dell'Uomo Ambrato e dei Mercanti di Borgomago, cui questo volume si riferisce (del ciclo del Figlio del Soldato non sono ancora in grado di parlare, in quanto non l'ho ancora iniziato).
Si pone ormai nel mio personale Olimpo, insieme al Professor Tolkien, al David Eddings del "Belgariad", al Turtledove de "La Legione perduta", allo Scott card de "Il Gioco di Ender", a Robert Jordan e a pochi altri.
E finalmente questo libro mi convince pienamente anche del ciclo dei Mercanti di Borgomago, cui finora sentivo mancasse qualcosa.

Mi rendo conto ora a rileggere queste note di come i primi due posti siano occupati da autrici che anche l'anno scorso erano in tali posizioni, segno evidente della qualità del loro lavoro, almeno per i miei gusti.

domenica 10 gennaio 2010

Narn I heen Ranodur

Continua il mio recupero dei testi del passato.
Ecco il link alla Narn I Heen Ranodur, il piccolo Silmarillon, come lo avevamo affettuosamente ribattezzato:
http://www.megaupload.com/?d=9BGLV344

Come abbiamo avuto modo di scrivere a quei tempi:
LA STORIA E’ STATA SCRITTA
ED OGGI HA IL SUO COMPIMENTO!

La storia è compiuta,
il segreto disvelato
gli sguardi attratti,
le vittorie cantate!

Il piccolo Silmarillon è qui,
il cuore a riscaldarci
e il sorriso a accendere!

giovedì 7 gennaio 2010

The Unblinking Eye (Everything is broken)

Il grande Roger Taylor, mitico drummer dei Queen nonchè uno dei batteristi più sottostimati del mondo, torna con un ennesima coraggiosa canzone di denuncia (vi ricordate "Nazis 1994", "Dear Mr. Murdock", "Happiness?", "I wanna testify"?). Chapeau Roger!


God would weep
if he existed
and he saw what man can do to man
He'd think that we were twisted

His unblinking eye would blink and then
He'd say not in my name you don't
you stupid little men
With your arrogance and ignorance
you do it time and time again

I must be getting old
There's a fire and a fury
driven deep into my soul
It's the helplessness that comes
from being under your control
And everything is broken

We got the High Street full of holes
The High Street's full of holes
High Street's full of holes

Five million cameras stare at us
They treat us like we're fools
Our privacy is meaningless
We're suffocating by ten thousand rules

This Kingdom's not united
Just a complicated mess
Are we in Europe
Half in Europe
Not in Europe
We're soulless, spineless, directionless

I must be getting old
There's a fire and a fury
driven deep into my soul
It's the helplessness that comes
from being under your control
And everything is broken
Stylophone!
And everything is broken

Why send our young men out to die
in wars that we don't understand
Why on earth should we be meddling
in places like Afghanistan

The price is much too high
in terms of money or our precious men
Your reasons are mysterious
and quite beyond ken

I must be getting old
There's a fire and a fury
driven deep into my soul
It's the helplessness that comes
You even sold our gold
And everything is broken

giovedì 31 dicembre 2009

UNDERSTANDING DWARVES - CAPITOLO 6 - LA TERZA ERA - IL DESTINO DI THRAIN, THROR E THORIN - TREDICI NANI ED UNO SCASSINATORE HOBBIT ED ALTRO ANCORA

CAPITOLO 6 - LA TERZA ERA - IL DESTINO DI THRAIN, THROR E THORIN - TREDICI NANI ED UNO SCASSINATORE HOBBIT ED ALTRO ANCORA
Dopo la Battaglia di Azanulbizar, Dain Torna con la sua gente ai Colli ferrosi. Thrain tuttavia ha l'Anello a consumargli l'animo, ingigantendo la sua sete di ricchezze. Per un certo periodo viaggia col figlio Thorin, con Balin e Gloin, fino a stabilirsi negli Ered Luin. Ma l'inquietudine che lo rode lo spinge ancora a partire, assieme a Balin, Dwalin e pochi altri, con meta questa volta Erebor. Passate le montagne una notte Thrain sparisce e vane sono le lunghe ricerche dei suoi compagni, che alla fine rassegnati tornano da Thorin. Si saprà solo molto dopo che è stato rapito dai servi di Sauron e portato a Dol Guldur, dove, toltogli l'Anello, verrà torturato e lasciato a morire.
Gandalf lo troverà laggiù, vaneggiante al punto da non ricordare neanche chi è, e gli verranno consegnata dal nano morente una mappa e una chiave, che saranno preludio alle vicende de "Lo Hobbit", ampiamente note a ogni Rànadurin che si rispetti.
Basterà qui ricordare che al termine dell'avventura, dopo la morte di Smaug e la Battaglia dei cinque eserciti , Erebor tornerà ai Nani, e Dain diverrà Re sotto la Montagna.
Non c'è dubbio che, col senno di poi, "... Molto importanti furono le attività dei Nani, non solo come preludio allo Hobbit, ma anche come parte della storia di tutta la Terra di Mezzo. La sconfitta degli orchetti a Moria nel 2799 e, più tardi nel 2941 presso la Montagna Solitaria contribuì a ridurre la disponibilità di truppe di orchetti durante la Guerra dell'Anello, mentre l'uccisione di Smaug tolse di scena una creatura che avrebbe potuto essere usata da Sauron con effetti devastanti..." [Karen Wynn Fonstad, L'Atlante della Terra di Mezzo di Tolkien, p.62]

Cosa successe ai tredici compagni di Bilbo?
Tre perirono nella Battaglia dei Cinque Eserciti: Thorin Scudodiquercia, come già visto, e Fili e Kili, morti nel tentativo di proteggerlo.
Quando a Granburrone Frodo incontra Gloin, gli chiese notizie:
"... dei dieci compagni sopravvissuti alla Battaglia dei Cinque Eserciti, sette erano ancora con lui [Dain, Re sotto la Montagna]: Dwalin [nel gioco è signore di Thorin's Gate], Gloin [al campo nelle Misty Mountains], Dori, Nori, Bifur, Bofur, Bombur [qualcuno ricorda dove si trovano in Lotro?] ...
- E cosa è successo a Balin, a Ori e a Oin? - chiese Frodo.
Un'ombra offuscò la fronte di Gloin.
- Non lo sappiamo... " [La Compagnia dell'Anello, libro 2, capitolo 1]
Adesso, come è noto, grazie al ritrovamento del Libro di Marzabul, lo sappiamo: [spoiler per il vol2 delle Epiche, se qualcuno non avesse letto La Compagnia dell'Anello - Vergogna!!]
nel 2089 della Terza Era Balin figlio di Fundin si recò a Moria, apparentemente deserta, e vi fondò una colonia. Cinque anni dopo morirono tutti.
"... - Aspettate! Qui vi è una cosa interessante: una scrittura grande e sicura, in caratteri elfici. -
- Dovrebbe essere la scrittura di Ori -, disse Gimli, guardando oltre il braccio dello stregone.
- Scriveva bene e veloce, e adoperava spesso caratteri elfici. -
- Temo avesse cattive notizie da riferire con la sua bella scrittura - disse Gandalf...
... - ... ieri essendo il dieci di Novembre Balin signore di Moria cadde nella valle dei Rivi Tenebrosi - ...
... Non possiamo uscire. Hanno preso il Ponte e il secondo salone...
... l'acqua dello stagno sale al muro del Cancello Ovest. L'Osservatore nell'acqua ha preso Oin. Non possiamo più uscire. Giunge la fine, - infine - tamburi, tamburi negli abissi.
- Chissà cosa significa. L'ultimo tratto di lettere elfiche è scarabocchiato è:
- Stanno arrivando. -
Quindi più nulla... [La Compagnia dell'Anello, libro 2, capitolo 5]

Questa è la situazione a oggi, più o meno. Per il resto"... Nei tempi che verranno, quando l'era degli Uomini giungerà e gli Elfi scompariranno al di la del mare, ci piace pensare che ancora, nascosti nelle loro aule sotto le montagne, essi lavorino e forgino armature e cotte di maglia, affilino asce, preparandosi per l'ultima grande battaglia e per il giorno in cui saranno finalmente annoverati tra i Figli di Iluvatar..." [Paolo Paron (Presidente onorario della Società Tolkineniana italiana), "I popoli di Tolkien]

UNDERSTANDING DWARVES - CAPITOLO 5 - LA TERZA ERA - I SETTE ANELLI - EREBOR E LA BATTAGLIA DI AZANULZIBAR - I NANI NASCONO DALLA PIETRA?

CAPITOLO 5 - LA TERZA ERA - I SETTE ANELLI - EREBOR E LA BATTAGLIA DI AZANULZIBAR - I NANI NASCONO DALLA PIETRA?
Ben tre stirpi di Nani ora si sentono esuli da Khazad-dum, rinominata Moria.
La sorte dei figli di Durin è ora indissolubilmente legata agli Anelli: è mediante essi che cercano di recuperare il potere perduto a Moria.
Per volere di Aule essi sono resistenti, e pertanto gli anelli non li corrompono come per gli Umani, non diventano Spettri dell'Anello. L'unico effetto apparente è che ne acuiscono la brama e ne accendono l'ira, facendoli comunque precipitare in disgrazia.
Grazie agli anelli vengono creati i Sette tesori degli antichi Re, ma essi ben presto vengono saccheggiati dai draghi, cosa che ha come conseguenza anche che alcuni degli Anelli vengono consumati dal loro fuoco.
Forse anche il seguente è uno di questi casi:
"... dicono che Frumgar fosse il nome del capitano che aveva condotto il suo popolo all'Eotheod. Di suo figlio FRAM si racconta che fu egli a uccidere SCATHA, il grande drago di Ered Mithin...
... [Fram] si trovò a dover sostenere una controversia con i Nani che reclamavano il bottino di Scatha..." [Signore degli Anelli, Appendice A]

Sicuramente ora si conosce che Sauron recuperò alcuni degli Anelli superstiti ed è ben noto che il drago SMAUG fu attirato ad EREBOR dal grande tesoro di THROR e costrinse i pochi superstiti del suo attacco alla fuga.
Essi -doppiamente esuli, da Moria e da Erebor - vagarono lungamente per i Monti Azzurri, fino a quando l'Anello fu ceduto al figlio Thrain da Thròr, che si allontanò dagli altri con il solo Nar, recandosi a Moria.
Passarono il vallico Cornorosso, arrivando ad Azanulbizar, e trovarono il cancello di ingresso aperto. Thròr entra, mentre Nar, timoroso, rimane in attesa fuori per giorni finche si sentì lo squillo di un corno, seguito da un corpo senza testa gettato fuori, cui segue subito la testa. Gli Orchi deridono il vecchio Nar, dicendo che lo lasciano in vita perché gli serve da messaggero. Sulla testa, che è proprio quella di Thròr, vi è inciso con rune crudeli il nome del capo orco AZOG. Gli orchi deridono ulteriormente Nar gettandogli un sacchetto che contiene alcune monetine di rame. Nar allora fugge, mentre gli Orchi fanno a pezzi il corpo.
Saputa la notizia, in tre anni Thrain raduna un esercito, che comprende anche Nani di casate diverse da quella di Durin, e porta guerra in tutte le fortezze orchesche, da Gundabad al Fiume Iridato, fino a costringere tutti gli orchi superstiti in Moria.
Lo scontro finale, noto come la Battaglia di AZANULBIZAR avviene al Mirolago, ed è tale che "... al ricordo della quale ancora oggi gli Orchi rabbrividiscono e i Nani piangono..." [Signore degli Anelli, Appendice A]
In essa muoiono Frerin figlio di Thrain e il suo parente Fundin, padre di Balin. Thrain stesso viene ferito, così come suo figlio Thorin Scudodiquercia.
Mentre la battaglia è in atto sopraggiungono i rinforzi dai Colli Ferrosi, guidati da Nain figlio di Gror.
Davanti al Cancello di Moria si consuma il duello tra Nain e Azog, comandante supremo degli Orchi. Nain muore col collo spezzato, ma intanto i nani intorno ai duellanti hanno messo in rotta gli orchi.
Azog fugge verso il cancello, ma viene raggiunto e ucciso da Dain Piediferro, figlio di Nain.
Thrain, privo di un occhio, vorrebbe entrare in Moria, ma gli altri Nani si rifiutano: "Tu sei l'erede di Durin e noi ti abbiamo seguito per vendetta, ma il suo sapore non è dolce. Khazad-dum non era la nostra dimora". Questo per quanto riguarda le altre stirpi. E Dain stesso, che appartiene alla stirpe di Durin, aggiunge: "Tu sei il padre della nostra gente, ma non vogliamo entrare in Khazad-dum, siamo troppo pochi per farlo, il tempo della riscossa non è ancora giunto. Io ho visto attraverso il cancello e dentro c'è il flagello di Durin ad attenderci.". con tale nome indicavano il Balrog. Thrain si vede così costretto a rinunciare, pur con rimpianto.
I morti sono numerosissimi e per questo i Nani si vedono costretti, per la prima volta nella loro storia, a fare una pira per i corpi della loro gente. Sono i cosiddetti "Nani bruciati" e da allora avere tra gli avi uno del novero è considerato motivo di sommo orgoglio tra i Figli di Aule.

E' interessante poi notare come Dain tra i motivi del rifiuto di penetrare in Moria metta che i Nani sono troppo pochi per farlo. E' un fatto appurato che i Nani stavano diminuendo di numero, e non solo per i pericoli della Terra di Mezzo e per la bellicosità dei figli di Aule:
"... c'erano poche Nane, probabilmente appena un terzo dell'intera popolazione. esse si allontanano dalle loro dimore assai di rado e soltanto in casi di estrema necessità [come del resto accade anche per elfe, umane ed hobbit!!, N.D. Palamorn]. La loro voce, il loro aspetto e, quando viaggiavano, anche il loro abbigliamento sono talmente simili a quelli dei Nani maschi che agli occhi e alle orecchie della gente di altri paesi non sanno distinguerle: questo è all'origine dell'errata credenza degli Uomini, secondo cui non esistono le Nane e i Nani "NASCONO DALLA ROCCIA". [Signore degli Anelli, Appendice A]
E' quindi per la scarsità di Nane e per la loro cultura monogama e con un solo compagno per la vita che il numero dei Nani non aumenta, e sembrano destinati a rimanere pochi.

I ruscelli felici scorreranno,
i laghi brilleran nella campagna
e dolori e tristezza svaniranno
al ritorno del re della Montagna

UNDERSTANDING DWARVES - CAPITOLO 4 - LA SECONDA ERA ED OLTRE - ASCESA E CADUTA DI KHAZAD-DUM

CAPITOLO 4 - LA SECONDA ERA ED OLTRE - ASCESA E CADUTA DI KHAZAD-DUM
Dopo la Guerra dell'Ira, nella quale non vi è traccia di partecipazione dei Nani, e la conseguente sconfitta di Morgoth, la Terra di Mezzo cambia aspetto, con la parte più occidentale che sprofonda nel mare.
Poco si sa di cosa successe di Nogrod e Belegost dopo la distruzione del Thangorodrim, ma è noto che ai tempi della Guerra dell'Anello molti Nani si recavano ancora nei Monti Azzurri, quindi è pensabile che almeno le miniere resistettero. Le città sicuramente no, in quanto non vi è più traccia di loro nelle cronache dopo tale evento.
E i pochi sopravvissuti delle relative popolazioni ("Barbedifuoco" e "Tarchiati") fuggirono a Est, rifugiandosi per lo più a Khazad-dum e di fatto mescolando le stirpi.
Infatti è da questo momento in poi che i "Longobarbi" inizieranno a distinguere tra la stirpe di Durin (loro antico Padre) pura e le altre. A riprova di ciò, tra gli altri esempi, è ben noto come tre dei compagni di Thorin Scudodiquercia nella spedizione de "Lo Hobbit", nello specifico Bifur, Bofur e Bombur, fossero discendenti dei Nani di Moria ma non della linea di Durin.
Nel frattempo l'astio tra Nani e Sindar continua, mentre con i Noldor permane il clima di amicizia.
E infatti l'ultimo discendente di Feanor, Celebrimbor, fonda una sua colonia nell'Agrifogliere proprio vicino a Khazad-dum, chiamandola Ost-in-Edhil nel 750 SE ed entrambe le città continuano a prosperare per un certo tempo.
Ciò che avvenne dopo è ben noto a tutti (soprattutto a chi ha completato il primo volume delle quest epiche di Shadow of Angmar ^^): tra il 1200 e il 1500 Sauron, sotto le false spoglie di Annatar il "Signore dei doni", forgia con Celebrimbor gli Anelli del Potere, finche gli elfi non si accorgono dei veri scopi dell'ex servo di Morgoth.
Nel 1697 l'Eregion è devastato dall'esercito di Sauron, a caccia degli Anelli. I tre Anelli maggiori (Narya, Nenya e Vilya) vengono affidati a Galadriel ed Elrond e nascosti, mentre Celebrimbor, malgrado il consiglio di Galadriel, rifiuta di distruggere i sedici anelli minori.
Celebrimbor viene fatto prigioniero, torturato ed ucciso, gli Anelli minori vengono presi da Sauron (almeno quelli che non sono già stati "donati" ed han iniziato a far sentire la loro malvagia influenza) e le porte di Khazad-dum chiuse.
Elrond è fuggito a nord, dove fonda Imladris, Galadriel (Noldo) è accolta dai Nani di Khazad-dum prima che chiudano le porte che le permettono il passaggio sicuro a Est, dove fonderà Lorien. E' da rimarcare come suo marito Celeborn (Sindar!) rifiuti invece l'offerta dei Nani e rimane pertanto a lungo a Ovest delle montagne, separato dalla moglie e inseguito da vicino dall'esercito di Sauron.
I Nani sembrerebbero al sicuro -troppo grande la forza di Khazad-dum, troppo salde le sue difese- ma purtroppo a loro sono stati già donati sette degli anelli. Almeno uno, il primo, è proprio a Khazad-dum, nelle mani di Re Durin, terzo del suo nome, cui è stato donato tempo prima dagli elfi.
Del periodo successivo è noto che i Nani usciranno da Nanosterro per partecipare alla Grande Battaglia che chiuderà la Seconda Era, quella in cui Isildur taglierà un dito a Sauron e prenderà l'Unico Anello.
E tuttavia, dopo la sconfitta di Sauron, gli anelli venivano ancora utilizzati e a Khazad-dum si continuava a scavare sempre più in profondità, fino al 1981:
"... Accadde che verso la metà della Terza Era il Re era di nuovo Durin, il sesto di questo nome...
... I Nani scavavano molto in profondità a quei tempi, cercando sotto il Barazinbar filoni di Mithril...
... E fu così che risvegliarono un essere orrendo che, fuggito da Thangorodrim, era rimasto nascosto nelle viscere della terra sin dalla venuta dell'esercito dell'Ovest: un balrog di Morgoth. Esso uccise Durin, e l'anno seguente suo figlio Nain I; e allora la gloria di Moria svanì, e i suoi abitanti vennero decimati e costretti a fuggire..." [Signore degli Anelli - Appendice A]

Lontan sui monti fumidi e gelati
in antri fondi, oscuri, desolati,
prima che sorga il sol dobbiamo andare
i pallidi a cercar ori incantati