giovedì 31 dicembre 2009

UNDERSTANDING DWARVES - CAPITOLO 3 - LA PRIMA ERA - IL MITO DELLA LINGUA SEGRETA - CITTA' MITICHE E RANCORI SECOLARI

CAPITOLO 3 - LA PRIMA ERA - IL MITO DELLA LINGUA SEGRETA - CITTA' MITICHE E RANCORI SECOLARI

I Nani dunque emergono dopo il risveglio degli Elfi. Le prime informazioni su di loro sono del periodo in cui i Noldor si trovavano ancora a Valinor, quindi prima dell'avvento del Sole e prima che inizino a comparire gli Umani. Sicuramente si risvegliarono parecchio tempo prima di quando incontrarono per la prima volta i Sindar, in modo da aver avuto il tempo di ingrossare le proprie stirpi.
A dire il vero i primi Nani ad incontrare gli elfi sono stati i cosiddetti NANEROTTOLI, razza bandita, pare, dalle città dell'est, che furono i primi occupanti delle grotte che diverranno poi Nargothrond e dalle quali furono scacciati dagli elfi. Di qui il loro odio per i Priminati. Gli ultimi di questa sfortunata razza furono MIM e i suoi figli, la cui fine è narrata nella storia di Hurin.
Tutti i Nani propriamente detti in questi primi tempi del mondo provengono da Est del beleriand (ma sono delle tre stirpi occidentali), in particolare da due città: da GABILGATHOL, sita a nord, il cui nome significa "Gran Rocca", che gli Elfi chiameranno BELEGOST e da TUMUNZAHAR ("Dimora Cava") più a sud, NOGROD in elfico. Vi è poi una terza città, ancora più a est, il cui nome rimarrà per lunghissimo tempo poco più che l'eco di un posto quasi mitico: KHAZAD-DUM, "Nanosterro" la sua traduzione, per i Sindar HADHODHROND.
I Sindar chiameranno i figli di Aule GONHIRRIM, "Maestri della pietra" e -soprattutto- con lo spregiativo NAUGRIM, "Popolo Rachitico".

Popolo schivo, i Nani non insegnano la propria lingua (il KHUZDUL) agli elfi, ma preferiscono essere loro ad imparare il Sindar (e successivamente il Comune). Questo ha creato il falso mito della lingua segreta.
Che la lingua nanica non fosse segreta è dimostrato dal fatto che sia stata liberamente insegnata a quei pochi elfi che si degnarono di volerla imparare e che si son presi la briga di chiederlo: Pengoloth narra di leggende nelle quali Aule stesso la insegna a Feanor. E Curufin figlio di Feanor soggiornò a lungo nelle città nelle Montagne Blu e laggiù la imparò. E lo stesso avvenne con Eol e suo figlio Maeglin.
Nella seconda era poi Pengoloth stesso visse a Khadad-dum ed anche lui ivi imparò il Khuzdul. Ed anche Galadriel lo imparò, probabilmente durante il suo soggiorno a Ost-in-Edhil, ed infatti userà tale linguaggio con Gimli a Caras Galadhon. E Gimli stesso apparirà felice e sorpreso della cosa, ma non scioccato di udire un elfo parlare la lingua "segreta".
Ma quali sono allora i motivi per cui nacque la leggenda della lingua segreta?
Innanzitutto il Khuzdul è un linguaggio cui i nani tengono molto, essendo stata insegnata ai sette Padri direttamente da Aule/Mahal, e vederla mal recepita dai sindar, che la ritenevano complicata e difficile, li ha maldisposti nell'insegnarla.
Poi c'è il fatto che i Nani dei Monti Blu si trovavano lontano da casa, e quindi furono loro ad adeguarsi alle usanze del posto, imparando loro la lingua del luogo.
E, soprattutto, c'è il fatto che tra i Nani vi era la credenza -quasi una religione- del "vero nome" delle cose, secondo cui conoscerlo vuol dire conoscere la vera natura della persona/cosa, l'essenza stessa e significa avere di conseguenza potere su esse. Pertanto i "veri nomi" vanno custoditi.
Non è una credenza esclusiva dei Nani, basti ricordare di come Barbalbero si stupisca che Merry e Pipino dicano liberamente e con facilità il proprio.
Pertanto possiamo affermare che quasi sicuramente è avvenuta un'incomprensione -la prima di molte tra le due razze!- tra il voler sapere il vero nome delle cose e il conoscere i nomi in Khuzdul. A riprova di questo c'è anche il fatto che i Nani trasmettano fin da subito il "nome in Khuzdul" (e non il vero nome) sia del loro popolo ("Khazad"), sia delle loro principali città ("Gabilgathol", "Tumunzahar" e "Khazad-dum"), cosa che sicuramente non sarebbe avvenuta se la lingua fosse stata segreta.
Aggiungendo a questo il brutto carattere dei Nani, unito all'atteggiamento negativo e spesso derisorio degli Elfi Grigi, che traspare già dal nome "Naugrim", e otteniamo la riservatezza e la reticenza dei Nani su un argomento che in qualche maniera è legato a qualcosa di "segreto".
A partire dalla Seconda Era poi, dopo la distruzione del Beleriand, il Khuzdul diventerà la lingua usata solo nelle occasioni "ufficiali", seguendo un po' il destino del Quenya.
Diversa è invece la questione dell’IGLISHMEK, la lingua dei segni, di cui si sa veramente poco. Questa certamente era una lingua segreta, al punto che ognuna delle sette tribù ne ha sviluppata una propria, sconosciuta perfino alle altre sei.
Per quanto riguarda la scrittura, va ricordato come la tradizione dei Nani è prettamente orale (tipo gli aedi Achei pre-omero), e la scrittura, imparata durante la costruzione di Menegroth (le rune elfiche CIRTH di Daeron) viene usata soprattutto su steli e lapidi commemorative. A partire dalla seconda era i Nani inizieranno a tenere resoconti scritti nella forma di annali e cronache (e il Libro di Marzabul dovrebbe essere assimilato a una di queste), utilizzando però vari tipi di scrittura diversa.

Dunque abbiamo visto come in quei primi tempi siano i Nani a viaggiare ad ovest ed a commerciare con gli Elfi Grigi, costruendo grandi strade da Nogrod e Belegost per favorire gli scambi. I Nani sono infatti, oltre che famosi scalpellini e costruttori di caverne, il popolo più esperto di metallurgia, nonché famosi costruttori di gioielli.
E infatti Melian e Elu Thingol, sovrani elfici del Doriath, si rivolgono ai Nani di Belegost per costruire Menegroth ("Mille caverne"), che si dice rimarrà unico esempio compiuto di architettura che mescoli lo stile dei due popoli.
Con l'avvicinarsi della terza era della cattività di Melkor, i Nani provenienti da est nel Beleriand parlano di nuovi mali emergenti dal nord e Thingol decide così di farsi armare dai Nani, maestri costruttori. Così i Sindar appresero la metallurgia e i Nani, tra le altre cose, conobbero le rune di Daeron.
Poco dopo questo periodo i Noldor giungono nella Terra di Mezzo e inizierà il periodo delle sanguinose guerre del Beleriand, nelle quali Nani ed Elfi saranno alleati contro un nemico comune.
I Nani si legheranno molto più in amicizia con i Noldor che con i Sindar, forse perché Feanor è stato allievo di Aule in Valinor.
Successivamente è Finrod Felagund ("Costruttore di caverne") a chiedere aiuto ai Nani per la costruzione di Nargothrond.
Oltre a costruire le Sale della città, per lui i Nani fabbricano la loro opera più rinomata, Nauglamìr la "Collana dei Nani": pur riccamente incastonata con gemme provenienti dalla stessa Valinor risulta essere leggerissima e alla vista poco pesante.
Più o meno in questo periodo avviene la "rottura" tra i Sindar di Thingol e i figli di Feanor a causa del Silmaril che Beren ha strappato alla corona di Morgoth e che ha consegnato al Re del Doriath: quest'ultimo rifiuta di "restituirlo" ai Noldor.
Per questo motivo i Sindar non partecipano alla Battaglia delle Innumerevoli lacrime, ma in essa i Nani di Nogrod e Belegost ne prendono però degnamente il posto:
"... non fosse stato per i nani, Glaurung e la sua stirpe avrebbero sterminato quanto restava dei Noldor. I Naugrim però gli fecero cerchio attorno quand'esso li assalì, e neppure la sua possente corazza valse a difenderlo appieno dai colpi delle loro grandi azze; e quando nel suo furore Glaurung si volse, abbatté Azaghal Signore di Belegost e lo calpestò, con le ultime forze Azaghal gli piantò un coltello nel ventre, e siffattamente lo ferì che il drago fuggì dal campo di battaglia e le belve di Angband sgomente volsero le terga seguendolo. Allora i Nani sollevarono il corpo di Azaghal e lo portarono via; e andavano a passo lento, intonando un canto funebre con voci fonde, quasi fossero a un mortorio nella loro contrada, senza più badare ai loro nemici; e nessuno osò tentare di fermarli..." [Quenta Silmarillon, cap. XX]
Da qui forse nacque l'odio secolare tra Nani e Draghi, anche se in verità va rimarcato come fosse un tratto distintivo ad accomunare le due razze in campi avversi: l'amore smodato per le ricchezze.
Successivamente Hurin, giunto tra le rovine di Nargothrond, vi trova casualmente la Nauglamìr e la dona a Thingol re del Doriath (che già non aveva voluto rendere il Silmaril ai Noldor!). Quest'ultimo, stregato dalla bellezza di entrambi, decide di chiedere ai Nani di unire collana e gemma in un unico gioiello, unendo di fatto le sorti che già perseguitavano i due gioielli. E i Nani di Nogrod accettano di compiere l'ardita operazione.
Qui i Nani "cadono" (ricordate la propensione alla caduta? L'amore per i tesori e le proprie creazioni?).
Creata la nuova collana, così apostrofano il Re elfico:
"... Per quale diritto il Re degli elfi reclama la Nauglamìr, la quale è stata costruita dai nostri padri per Finrod Felagund che è morto?" [Quenta Silmarillon, cap. XXII]
E' un mero pretesto il loro, Thingol subito lo capisce e sprezzante li apostrofa, scacciandoli e rifiutando di pagare il compenso pattuito.
I Nani, accecati dall'avidità e dall'affronto, uccidono il Re del Doriath, rubano la Nauglamìr e fuggono, ma sono inseguiti dalle forze elfiche ed uccisi. La collana viene riportata a una sconsolata Melian.
Solo due Nani si salvarono e tornarono a Nogrod, raccontando la loro versione, nella quale i Nani sono stati uccisi dal Re elfico per non pagare il dovuto.
Orgoglio nanico esige vendetta! Nogrod chiede aiuto a Belegost -che saggiamente rifiuta- e allestisce un esercito con il quale entra in Menegroth, portando la battaglia nella città stessa. I Nani vincono, depredano e massacrano, tra le risate silenziose di Morgoth.
Beren con il figlio Dior si pone a capo di una forza di Elfi Verdi dell'Ossiriand, che pare comprendesse anche alcuni Pastori degli Alberi. Con essa insegue l'esercito nanico e li sconfigge: quasi nessuno tornerà alle amate grotte, concludendo così una delle pagine più tristi della Prima Era.

Il re nella sua sala è ritornato,
giù sotto il monte altissimo abbuiato,
il verme del terrore è stato ucciso
gli altri nemici avran lo stesso fato!

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