mercoledì 11 novembre 2009

The story so far... - Gormadock parte prima

[Se Palamorn, il mio personaggio principale, è espressione della mia faccia "seria", essendo un soldato di Gondor, serio e silenzioso, tutto onore e dovere, Gormadock l'hobbit è invece la mia controparte scherzosa]

17/7/2008
Mi chiamo Gormadock e sono un hobbit di un ramo collaterale della famiglia dei Tronfipiede: mio nonno Isembardo era il fratello minore del più noto Odo Tronfipiede. A dire il vero, in un modo o nell'altro, tutti gli hobbit sono imparentati più o meno alla lontana tra loro e quindi, oltre al ceppo Sturoi di cui porto il nome, la mia famiglia può vantare legami di parentela con ben note famiglie Paloidi come i Tuc, i Piedirana e persino con famiglie minori come i Baggins. Pensate che la zia di mia mamma ha addirittura sposato (chissa che scandalo ai tempi!) un Pelopiedi, tal Posco Brown.Vi sto annoiando? Scusate, a volte ho la tendenza a perdermi via nei miei discorsi e certo i legami famigliari per noi hobbit sono molto importanti. Vi ho già detto che mia nonna Lily discendeva direttamente dal Vecchio Tuc in persona e che questi aveva sposato una Paffuti? Interessante, vero?Err, vedo dalle vostre facce che non è così... Vedete, come cantastorie ed attore girovago ho imparato a riconoscere l'umore di chi mi sta di fronte, quindi non stupitevi se l'ho subito capito. Strano però, i legami familiari sono così affascinanti. Come dice mia zia Asfodelia (sorella di mia madre) a proposito delle sue zie (e quindi mie prozie) "non sopporto quando parlano di me, ma non potrei vivere senza parlare di loro".L'ho fatto di nuovo, perdonatemi!Dicevo che sono, o meglio aspirerei ad essere, un menestrello, un attore ed un cantastorie! Ah, le storie! Potrei stare per ore ad ascoltarne e a raccontarne! E a dire il vero lo facevo, quando invece di aiutare nei campi passavo i pomeriggi con gli amici al Drago Verde. Ma forse non dovrei dirlo, non fa bella figura, vero? Storie di posti che ho sempre considerato esotici e lontani come le Terre di Buck oltre il Brandivino o persino Brea, dove vivono i Gambelunghe! Ci pensate che sono uno dei pochi hobbit della mia famiglia a averle viste? Certo, non sono andato lontano come il famoso, o meglio, dovrei dire "il famigerato", Vecchio Baggins, o Baggins in Matto, come lo chiamano ora... Le storie che si raccontano su di lui sono le più strane ed affascinanti che abbia mai sentito: storie di tesori, di draghi e, pensate un po', perfino di nani ed elfi! Si, avete capito, Nani ed elfi! Mi ricordo che passavamo ore ad ascoltare il vecchio Gaffiere raccontarle, io e il resto della compagnia: Nilo Paffuti, Minto Soffiatromba, mia cugina Folly Piedirana e a volte anche Sancio Tronfipiedi. Vi ho già parlato di mia cugina Folly? E' mia cugina prima, in quanto figlia di Marmadas, il fratello di mia mamma, e quindi discendente diretta di Meriadoc Piedirana di Forodago, il famoso Uccisore della Rana cannibale. Beata lei, che appartiene ad una vera famiglia avventurosa! Errr, questa non è una cosa molto Hobbit, ma devo essere sincero, piacerebbe anche a me vivere una qualche avventura come il Vecchio Baggins, vedere posti lontani e magari incontrare qualche nano e un elfo o due! Ora poi che mia cugina è partita, o per meglio dire è sparita, a noi della stessa compagnia ci guardano male, ci chiamano irrequieti e ci trovano un sacco di lavori lunghi e noiosi per tenerci impegnati. Mi sa che prima o poi parto anch'io...

[albero genealogico di Gorma e -incidentalmente- di Folly.]


18/7/2008
GORMADOCK - Primo contatto
Dal "Libro giallo dei confini Occidentali", diario di Gormadock Tronfipiede.... ieri finalmente sono giunto a Brea! Che strana città, tutta chiusa da quell'alto muro e con quelle case dritte ed alte, piene di angoli! Neanche una finestra rotonda o una dolce curva a delimitare i muri, solo angoli che sembrano fatti apposta per andarci a sbattere contro!E quanti Gambelunghe, mai visti tanti tutti assieme. Loro sembrano abituati a vedere gli hobbit e così non ho destato molta attenzione, malgrado la mia grande arpa che mi sporgeva dalle spalle.Seguendo le indicazioni di mia cugina mi sono diretto al Puledro impennato, dove l'oste, tale Omorzo, avrebbe saputo a chi indirizzarmi.Onestamente non ero troppo convinto della proposta di mia cugina, di unirmi al suo gruppo così che avrei potuto vivere tutte le avventure che volevo, soprattutto perchè una piccola avventura era già stato il mio viaggio fin qui: ho visto uno strano cavaliere molto spaventevole, tutto vestito di nero e ho trascorso questi giorni a svolgere commissioni per metà della popolazione Contea. Non è stato poi cosi piacevole come appariva a sentirle raccontare, tutto il tempo rincorso da cani, libellule giganti, vermi di palude e simili animali...Ma non voglio tornare in Contea, non ancora almeno, anche se ho già visto un bel posticino dove costruirmi la mia casettina...E tuttavia le cose più bizzarre mi sono capitate dopo aver attraversato il Brandivino: sono giunto al campo di Adso e da li mi sono poi ritrovato a correre nei campi di frumento inseguito dai banditi, e poi nella vecchia foresta inseguito dai lupi fino alla casa di Tom, il messere di acqua, bosco e collina... Tipo strano, ma sua moglie è adorabile. E poi lui canta sempre delle strane filastrocche che non puoi fare a meno di sorridere quando le senti, spero di riuscire a rifarle con il mio liuto.A proposito di strumenti, le mie borse si stanno riempiendo! Oltre al fido liuto, al theorbo, al flauto e alla cornamusa, ho trovato a Buckburgo un gentile mercante che mi ha venduto a un prezzo di favore anche dei bellissimi campanacci e una cornamusa! E non solo questo!Al campo di Adso ho incontrato uno strano vecchietto con cui una sera ho chiacchierato a lungo intorno al fuoco delle mie mirabolanti avventure e che, visti i miei strumenti, mi ha regalato, dico regalato una bellissima arpa, dal suono dolcissimo., che ha pure un nome elfico: Nanderanen, che dovrebbe voler significare Arpa errante, non nel senso che sbaglia, ma che si sposta senza meta, e quindi adattissima a me. Prima di separarci il vecchietto mi ha detto:- Sentiti i tuoi racconti è proprio adatta a te, piccolo amico-.Ma sto ancora divagando...Scrivevo sopra che sono arrivato da questo Omorzo che, al solo sentire il nome di mia cugina, ha fatto una faccia... Si vede che si è fatta conoscere anche qui!Comunque mi ha indirizzato a un tavolo nell'angolo, che era stranamente vuoto.- E' il tavolo riservato agli amici della tua amica-, mi ha detto, -Probabilmente tra breve si farà vedere qualcuno-Tre birre e due piatti di montone dopo finalmente è arrivato un umano, un tipo alto con una grossa barba scura, tutto coperto da un'armatura fatta di pezzi spaiati e dall'aria poco rassicurante (il tipo intendo… ma anche l’armatura!). Il sorriso però era caldo e cordiale, e poi mi ha offerto un altro piatto di montone, quindi ho pensato che in fondo non era poi male!- Tu devi essere il cugino di Folly- ha esordito.- Folly? Vuoi dire che usa davvero quello stupido soprannome?-- Soprannome? Non sapevo che lo fosse!-- Si, vedi in realtà si chiama Prun...-- Gormadock Tronfipiede! Tu e la tua boccaccia! Non sei capace di stare zitto neanche a tagliarti la lingua!-- Oh, salve cugina... Non sapevo che il tuo nome fosse un segreto-- Folly, mia cara. Dovremmo riparlarne, dato che il nostro rapporto d'affari dovrebbe essere basato sulla fiducia-- Non preoccuparti tu, Elendhur, ti spiegherò, prima o poi. E ora, se il cugino non ha altri danni da fare, tornerei alle mie occupazioni. A dopo! -- Cugina! Aspetta, volevo farti vedere la mia nuova arpa… Troppo tardi. Mi chiedo cosa mai abbia da fare…-- Torniamo a noi, piccolo hobbit. Tua cugina, malgrado tutto, dice che sei fidato e noi abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile di gente fidata e ardimentosa. Tu sei in cerca di avventure, non è vero?- Certo! Oserei dire che ho una notevole esperienza in fatto di avventure, al punto che sono famoso nel Decumano Est…-in quel momento si udì una forte vibrazione e, mio malgrado, sbattei le palpebre con un orrendo dubbio che mi attanagliava: osservai subito l’arpa che sporgeva dallo zaino con una delle corde che si era spezzata.- Scusami un attimo- dissi, mettendomi a riparare lo strumento.- Così sei un famoso avventuriero della Contea -Dal calore che si sprigionava in quel momento dalle mie orecchie si sarebbe detto che erano messe dentro una forgia nanica accesa…Facendomi coraggio, emersi dalle mie borse con in mano la grossa chiave che avevo usato per tendere la corda appena riparata.- Diciamo che la mia esperienza non è poi così notevole, non sono poi così famoso, anzi, non lo sono affatto… Però ho affrontato lupi enormi e briganti ferocissimi, e sono rimasto fermo, impavido, di fronte a uno strano cavaliere di nero vestito…-A quelle parole si udì un altro schiocco.- Maledetto questo aggeggio! - commentai – Sono partite altre due corde! Come stavo dicendo… si, in effetti sono rimasto fermo perché le gambe mi tremavano troppo per riuscirle a muovere e fortunatamente mi ha superato senza vedermi. Comunque poi il mio girovagare mi ha condotto nella Vecchia Foresta, dove il messere di quei luoghi mi ha coinvolto in un compito importantissimo che solo io potevo svolgere…-Una piccola corda posta all’estremità superiore dello strumento si spezzò con uno stridio acuto e si arrotolò su se stessa come un viticcio dell’edera di Pianilungone.- Volevo dire che dovevo trovargli dei gigli con cui abbellire il suo tavolo per la cena che mi aveva promesso.-A questo punto sono quasi sicuro di aver sospirato e decisi di svuotare il sacco!- E’ un’arpa molto bella ed ha un suono dolcissimo e mai mi separerei da essa, ma mi procura molti fastidi con le sue corde. Ieri sono stato tentato di buttarla via, ma ha un suono così melodioso! Non ne troverei mai uno uguale. Se solo queste disgraziate corde…-- Sembra si spezzino con una certa frequenza -- Già, è proprio così - fui costretto ad ammettere un po’ vergognosamente. - Ho notato che di solito la cosa si verifica quando…, ecco io sono un soggetto un po’ emotivo e mi lascio facilmente trasportare, per cui tendo a… ah… a modificare leggermente i fatti. E’ solo per un maggior effetto drammatico, capisci. -- Se smettessi di modificare i fatti l’arpa non darebbe tanti fastidi. -- Suppongo che sia così… Io ci provo, ma è difficile: così come sono i fatti sono troppo spesso noiosi. Però ieri mi pare di aver passato più tempo ad aggiustare queste dannate corde che a suonare, ma così è la vita: non si può avere tutto. –Il guardiano scoppiò a ridere, mentre a me tornavano in mente le parole del vecchietto:- Sentiti i tuoi racconti è proprio adatta a te, piccolo amico-….

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